il mio quasi arrivo a stanthorpe è durato dieci giorni, a thulimbah, qualche kilometro prima, essendo che non riuscivo a contattare stu, il padrone di casa. sono scesa dal bus ad un incrocio senza nulla eccetto la connessione che mi ha fatta arrivare alla share house di stan, friend’s friend, e dormire sul divano più comodo del mondo per tre notti. poi un’altra settimana in ostello a pochi metri di distanza da stan. tanti italiani, poco inglese…con danilo una mattina siamo andati a fare “i’m a looking for a job” e al secondo colpo sistemati da nicoletti…trovato stu, et telefono casa, passato andrea, concessa irene-car in prestito (GRAZIE), ah!!! l’assicurazione non è obbligatoria ?, e giurato col sangue che mi assumo tutte le responsabilità del veicolo, ora guido contromano!!! la prima guida è avvenuta precedentemente, mentre soggiornavo da stan, è avvenuta di notte, buio pesto, con pablo, un ragazzo italoargentino che ha voluto rischiare la sua vita per aiutarmi a restare al centro della strada e con il quale ho avuto una chiacchierata ristoratrice dell’anima…”se sei una brava o una cattiva persona lo capirai”…caro pablo, molte persone non se ne accorgono del male che fanno
Bene, incominci a scrivere discretamente, continua così…
Diandra ciao, il tuo blog mi piace molto
La tua scrittura è asciutta, viva, agile, accesa. Le foto cone patchwork, cone schegge
Capisco che sei dall’altra parte del mondo e spero che le novità rallentino la nostalgia, che la tua voglia di conoscere vinca su tutto. Ti auguro il meglio, di trovare il filo di Arianna che cerchi, take care.
Hai visto??? Grazie, faccio tremila revisioni per renderli calzanti
Grazie Gianna, ci si prova…gli attacchi di nostalgia ci sono ma superabili; dal minotauro sono scappata, devo imboccare un’altra uscita e già si intravede una luce diversa!!!