LANDSHAPE | 2022

MOSTRA PRODOTTA DA CasermArhceologica

 

LANDSHAPE Roberto Ghezzi e Tina Helen

dal 8 settembre al 19 novembre

aperto tutti i giovedì e sabato dalle 16,00 alle 19,00 e su prenotazione a casermarcheologica@gmail.com
CasermArcheologica, via Aggiunti n. 55, Sansepolcro

L’8 settembre 2022 è stata inaugurata, all’interno di CasermArcheologica, Landshape, allestita nelle sale nobili, vuole essere una traccia di quanto affrontato durante la settimana di incontri, oltre che una risposta concreta al quesito “Come affrontare il cambiamento climatico con un approccio creativo e costruttivo?”.
La mostra, aperta fino al 19 novembre 2022, presenta il video della performance di Tina Helen – realizzato ed editato da Jacopo Tonelli e Beatrice Mancini di 321 Video – e i lavori emersi dal workshop di Roberto Ghezzi, in cui i partecipanti hanno realizzato cianotipie di elementi naturali.
Nelle sale dedicate alle opere di Roberto Ghezzi, l’artista ha scelto opere recenti (2022) che ben rappresentano la sua attuale ricerca artistica, incentrata sul dialogo con il paesaggio attraverso l’utilizzo di vari media.

Nella prima sala troneggia una grande installazione di Naturografia, una tela che l’artista espone dopo tre anni parzialmente interrata nell’Appennino toscano. Come afferma Ghezzi, in quest’opera è evidente il suo “interesse nei confronti dell’impermanenza: il tessuto appare parzialmente degradato e mancante, parte dello stesso è infatti tornato al suolo, al ciclo naturale della trasformazione della materia, secondo un processo di cambiamento di stato e biodegradazione”.
Nella seconda sala, accanto alle cianotipie realizzate dai partecipanti del campus europeo, sono presenti alcune cianotipie del progetto The Greenland Project, raccontato durante le cinque giornate di residenza. Le opere propongono una riuscita collaborazione tra arte e scienza, la tecnica di stampa naturale ha permesso all’artista di documentare il processo di scioglimento dei ghiacci della zona di Tasiilaq sulla costa orientale della Groenlandia, i risultati sono ora al vaglio di ricercatori come Biagio Di Mauro del CNR- ISP, partner del progetto.

Landshape, accanto ai workshop e agli incontri realizzati durante il campus, tenta di tracciare un percorso differente rispetto al nostro modo di abitare le città, e in accezione più ampia il pianeta. Partendo dalla presa di coscienza di noi stessi, del nostro corpo e delle relazioni che creiamo con l’esterno e con l’altro, si possono delineare nuove modalità di attraversamento dei reticoli urbani e dei paesaggi in generale, e la creatività può aiutarci in questo percorso.
Riportando le parole di Tina Helen, talvolta, come nel caso del campus europeo a CasermArcheologica, “l’arte permette di creare spazi collettivi di riflessione, imprevisti di intimità e di immaginazione, e credo che possa aiutarci a raggiungere un più profondo grado di consapevolezza, di comprensione e di apertura mentale. Presupposti imprescindibili di cui abbiamo bisogno se vogliamo seriamente cambiare le nostre abitudini e abbracciare un vivere più sostenibile e rispettoso per il pianeta”.

L’incontro tra i due artisti è inserito nel programma del CAMPUS INTERNAZIONALE CON 25 GIOVANI DA NORVEGIA, SVEZIA, DANIMARCA E INGHILTERRA per il progetto europeo sui temi della sostenibilità e creatività C6 creativity, culture and collaboration to combat climate change ed è anche l’esito di due laboratori/performance tenuti dai due artisti durante le giornate dal Campus.

Roberto Ghezzi, artista residente a Cortona che da anni lavora nell’ambito della ricerca artistica dedicata al paesaggio, presenterà una serie di “Naturografie” realizzate tra il Tevere e il paesaggio naturalistico della Danimarca. Le “Naturogarafie” sono un progetto bilanciato tra scienza ed arte contemporanea. Una collaborazione tra Uomo e Natura nella differente prospettiva rispetto ad altre forme di arte che trasforma l’arte nel paesaggio (Land Art) in arte del paesaggio. La Natura interviene creando e vivendo su un supporto vergine installato a tal fine dall’uomo/artista. L’obiettivo collaterale è anche quello di fornire maggior conoscenza del territorio da un punto di vista paesaggistico e nella sua biodiversità e soprattutto di instaurare un effettivo dialogo e una diversa fruizione dei luoghi naturali che ospitano e alimentano le creazioni dell’artista.

Tina Hellen, artista danese, residente a Copenaghen, esporrà la documentazione video della performance dal titolo “Frisk Flugt”, che riporterà quanto accaduto nei giorni precedenti assieme al gruppo di ragazzi e ragazze del Campus: una riflessione sullo sviluppo urbano attraverso una performance svoltasi in parte anche in spazi pubblici cittadini, tra la zona industriale di Sansepolcro fino alle pendici della montagna passando per il centro storico. Qui il link al video https://www.youtube.com/watch?v=w4GetbR85Yw

“Abbiamo segnato due punti su una mappa di Sansepolcro e tracciato una linea retta unendoli. Abbiamo fatto ina lunga camminata cercando di rimanere il più possibile aderenti alla linea retta, portando con noi 30 metri di tessuto colorato, arrotolato o steso a seconda di ciò che ci permetteva l’ambiente circostante. Insieme.”

I due artisti con cifre stilistiche e poetiche differenti, portano in allestimento le proprie ricerche che sono inviti ad attraversare i territori con uno sguardo consapevole e con il desiderio di affrontare le sfide dei cambiamenti climatici ed economici.

Le foto sono di Elena Volterrani