DIALOGHI (IN)NATURALI | 2022

MOSTRA PRODOTTA DA CasermArcheologica

 

Due appuntamenti per un nuovo progetto di CasermArcheologica, Sabato 17 e domenica 18 Dicembre 2022 per l’inaugurazione della mostra Dialoghi (In)naturali

A cura di Mara Predicatori , con gli artisti Ilaria Margutti, Edoardo Pellegrini e Bernardo Tirabosco

 

 

Sono state coinvolte due sedi:

>> SottofondoStudio – Laboratorio, sabato 17 dicembre a partire dalle ore 17,00

Via Garibaldi 136/a – Arezzo.

>> CasermArcheologica Inaugurazione domenica 18 dicembre alle ore 18,00

Via Aggiunti 55 – Sansepolcro – Arezzo

 

Ilaria Margutti, Edoardo Pellegrini, Bernardo Tirabosco. Tre artisti toscani insieme per produrre una mostra dai confini labili dove i rispettivi linguaggi artistici si fondono nello scambio e nell’incontro dell’alterità. Un progetto in più tappe e partecipato che vuol riflettere sulla pratica artistica tentando soluzioni ibride, sociali, naturali o forse del tutto innaturali.

Dialoghi (In)naturali, infatti, è stato ed è un esperimento creativo che pone a soggetto stesso di indagine un tentato ribaltamento di alcuni luoghi comuni legati al sistema artistico cercando di innescare dialoghi tra le varie realtà del contemporaneo (artisti, curatori, gallerie, musei, il contesto cittadino stesso …), tra le generazioni artistiche, tra i produttori e i fruitori dell’arte, tali da trasformare in naturali i dialoghi talvolta caratterizzati da conflittualità, incomprensione o da reciproco disinteresse.

Nell’estate 2022, per innestare il primo Dialogo (In)naturale i tre artisti, la curatrice e lo staff di CasermaArcheologica hanno iniziato ad incontrarsi e confrontarsi intorno alla propria definizione di arte e necessità artistica delineando punti di contatto e divergenza. Da questo dialogo bilanciato si è strutturato un progetto non meramente espositivo, ma un dispositivo aperto che ha previsto per i giorni dall’11 al 15 novembre una residenza intensiva degli artisti presso CasermArcheologica a Sansepolcro e alcuni momenti di progettazione partecipata e condivisa, sia con le scuole locali che con le associazioni e i cittadini.

La residenza ha dato modo di produrre un’opera collettiva: una grande tela con appunti visivi e testuali a ricamo. I tre artisti, mixando i propri contributi, hanno proposto alla cittadinanza un laboratorio che ha preso forma dalla pratica della rilettura creativa di quotidiani e riviste che ha portato ad una riflessione sul nostro tempo e sul Tempo. A dicembre 2022 vi sarà la restituzione e ulteriore estensione del dialogo sia al contesto cittadino, sia all’ambito di ricerca creativa tra addetti ai lavori, sia con una mostra dei tre artisti. Nello specifico: a metà dicembre, nella città di Sansepolcro saranno affissi dei manifesti artistici elaborati dai tre artisti protagonisti dell’esperimento a partire dalle suggestioni emerse durante le giornate di residenza. Copia degli stessi manifesti, poi, nel gioco di passaggio di parola e di interazione che tutta la manifestazione tematizza, saranno affissi il 17 dicembre presso SottofondoStudio di Arezzo, spazio adibito ad arte, per essere reinterpretati e manipolati da un pubblico selezionato di creativi e addetti ai lavori. Due luoghi (la città e una galleria) in cui la fruizione ha una valenza completamente diversa e a cui si sottopongono medesime suggestioni per una verifica dei meccanismi percettivi e interpretativi sottesi a dialoghi in diverso contesto.

Infine, si aprirà il 18 dicembre presso CasermArcheologica, la mostra di Margutti, Pellegrini, Tirabosco. Il dispositivo artistico individuato per farlo, a livello pratico, è la tela ricamata collettivamente che diventerà ad un tempo elemento in mostra e punto di innesto di un ulteriore negoziazione tra ciò che c’è e la poetica di ciascun artista. La tela, spazio metaforico dell’arte, ma anche spazio reale dove sono stati collocati stralci del proprio lavoro personale e interventi di persone terze, sarà la maglia e la struttura espositiva in un dialogo che si protrae ancora e ancora e che diventa opportunità e limite del proprio monologo artistico.

La serie di attività avviate con Dialoghi (In)Naturali diventa quindi un tentativo – non scontato e soggetto ad osservazione e analisi a posteriori – per sperimentare sul piano della realtà sociale un’utopia del fare arte.

 

 

Il progetto è sostenuto dalla Regione Toscana Incontemporanea22, Giovanisì e dalla Fondazione Banca di Anghiari e Stia.