Tra le tante storie che si sono depositate nel tempo all’interno della stanze di Palazzo Muglioni, oggi CasermArcheologica, ce ne è una in particolare alla quale siamo molto affezionate, è quella di Minerva Muglioni, ultima erede della famiglia nobile proprietaria del palazzo che fino al 1910 ha avuto modo di tenere salotti culturali.
Minerva è stata la seconda moglie di Silvio Buitoni, uno degli eredi Buitoni sposatosi con lei nel 1902 dopo la prematura morte della prima moglie Vittoria Monti nell’anno precedente. Di Minerva sappiamo poco, solo qualche notizia riferita al suo matrimonio e alla sua morte, avvenuta nel 1911 all’età di 36 anni.
Non avendo molte notizie riguardo la sua vita e i suoi salotti culturali, abbiamo sempre voluto immaginarla come una donna curiosa, con uno spiccata curiosità per l’arte; sappiamo che suonava il pianoforte ed era una brava acquerellista, con un grande interesse per la divulgazione culturale di Sansepolcro, infatti teneva visite guidate per i suoi ospiti o per i visitatori che venivano a scoprire la storia del Borgo.
Questa figura di donna appassionata e innamorata dell’arte ci ha ispirato fin dall’inizio durante il nostro percorso di recupero del Palazzo, quasi a sentirci sue eredi e testimoni di un tempo sospeso, rimasto in attesa perchè la visione di Minerva potesse compiersi.
Dopo circa 80 anni durante i quali Palazzo Muglioni è stato sede della centrale dei Carabinieri e succursale scolastica, oggi lo spazio ritrova la sua identità originaria, un centro culturale, come nelle intenzioni di Minerva fino alla sua morte.
In questi anni di progettazione e di recupero del palazzo (dal 2013 a oggi) ci sono state diverse occasioni nelle quali abbiamo cercato di far riaffiorare la storia di Minerva, sia attraverso mostre, A ricordo di dove (2019), incontri in cui ne abbiamo narrato la storia, articoli e pubblicazioni e anche un documentario realizzato da Michele Rossi Flenghi, nella serie C’era una volta il Borgo (2019) dedicato alla ricostruzione dell’ultima erede della famiglia Muglioni a Sansepolcro.
Ci mancava qualcosa di più tangibile che possa darci modo di introdurre la storia di Minerva Muglioni ai visitatori fin dalle prime sale di CasermArcheologica.
Grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze è stato possibile invitare l’artista Lisa Gelli per realizzare il murales Il fiore dell’eredità che oggi accoglie chi entra nell’ingresso del palazzo.
Nel febbraio 2024 l’artista Lisa Gelli ha realizzato la grande opera a muro che esplora il tema dell’eredità, un concetto profondo e spesso sottovalutato, rappresentato attraverso una potente immagine visiva.
Il disegno presenta due figure femminili che piantano e sostengono un seme/pianta/frutto: Minerva del passato, posizionata a sinistra, e le donne di CasermArcheologica di oggi, a destra. Queste due figure canalizzano le loro energie nel fiore che sboccerà domani, posto al centro dell’opera. I loro abiti sono decorati ispirandosi alla lavorazione del merletto a fuselli e altre texture ispirate a ciò che l’artista ha trovato a Sansepolcro, esplorando la città e vivendola per diversi giorni.
La foglia di Ginkgo biloba centrale, elemento chiave del murales, è stato accuratamente studiato e perfezionato durante la fase di realizzazione con la consulenza degli esperti botanici di Aboca, simboleggiando la crescita e la continuazione delle eredità culturali e personali. L’opera di Lisa Gelli arricchisce la collezione di opere di CasermArcheologica e invita alla riflessione sul valore delle eredità che attraverso le generazioni riceviamo e lasciamo e sulla sua importanza per chi verrà dopo di noi.
Lisa Gelli
Artista visiva italiana con base a Firenze. Lavora principalmente come illustratrice, muralista e art director, collabora con agenzie di comunicazione, case editrici, compagnie teatrali, aziende di design. Dal 2012 espone in collettive nazionali e internazionali, partecipa a progetti personali e collettivi a metà tra l’illustrazione, la performance e il libro d’artista, portando avanti la sua ricerca nel campo del disegno e dell’autoproduzione. Fa parte del collettivo di illustrazione Le Vanvere, è organizzatrice e co-art director di Ratatà, festival di fumetto, disegno, illustrazione, editoria indipendente.
IG: lisagelli