Dialoghi (In)naturali a cura di Mara Predicatori
con gli artisti Ilaria Margutti, Edoardo Pellegrini e Bernardo Tirabosco
Due appuntamenti per un nuovo progetto di CasermArcheologica:
SABATO 17 DICEMBRE, SottofondoStudio, Via Garibaldi 136/a – Arezzo
Touch poster live a partire dalle ore 17,00
DOMENICA 18 DICEMBRE, CasermArcheologica, Via Aggiunti 55 – Sansepolcro (AR)
Inaugurazione alle ore 18,00
Ilaria Margutti, Edoardo Pellegrini, Bernardo Tirabosco, tre artisti toscani insieme per produrre una mostra dai confini labili dove le modalità artistiche e i linguaggi creativi si fondono nel reciproco scambio. Un progetto partecipato che vuol riflettere sulla pratica artistica tentando soluzioni ibride, sociali, naturali o forse del tutto innaturali.
Per innestare il primo Dialogo (in)naturale i tre artisti, la curatrice e lo staff di CasermaArcheologica hanno iniziato ad incontrarsi e confrontarsi intorno alla propria definizione di arte e necessità artistica iniziando a trovare punti di contatto e divergenza.
Da questo dialogo si è strutturato il progetto a più tappe che ha previsto per i giorni dall’11 al 15 novembre una residenza intensiva degli artisti presso
A dicembre 2022 vi sarà la restituzione e ulteriore estensione del dialogo sia al contesto cittadino, sia all’ambito di ricerca creativa tra addetti ai lavori, sia con una mostra dei tre artisti. Nello specifico: a metà dicembre, nella città di Sansepolcro saranno affissi dei manifesti artistici elaborati dai tre artisti protagonisti dell’esperimento a partire dalle suggestioni emerse durante le giornate di residenza.
Copia degli stessi manifesti, poi, nel gioco di passaggio di parola e di interazione che tutta la manifestazione tematizza, saranno affissi il 17 dicembre presso SottofondoStudio di Arezzo, spazio adibito ad arte, per essere reinterpretati e manipolati da un pubblico selezionato di creativi e addetti ai lavori.
Infine, si aprirà il 18 dicembre presso CasermArgìcheologica, la mostra di Margutti, Pellegrini, Tirabosco. Il dispositivo artistico individuato per farlo, a livello pratico, è la tela ricamata collettivamente che diventerà ad un tempo elemento in mostra e punto di innesto di un ulteriore negoziazione tra ciò che c’è e la poetica di ciascun artista. La tela, spazio metaforico dell’arte, ma anche spazio reale dove sono stati collocati stralci del proprio lavoro personale e interventi di persone terze, sarà la maglia e la struttura espositiva in un dialogo che si protrae ancora e ancora e che diventa opportunità e limite del proprio monologo artistico.
Il progetto è sostenuto dalla Regione Toscana Giovanisì attraverso il Bando Toscana Incontemporanea2022, e dalla Fondazione Banca di Anghiari e Stia.