Codex | Frammenti di narrazioni visive
All’interno del percorso che la città di Sansepolcro dedica al cinquecentenario di Leonardo Da Vinci, CasermArcheologica ospita Codex – Frammenti di narrazioni visive, mostra a cura di Lorenzo Fiorucci che vede il contributo di sette artisti provenienti da tutto il territorio nazionale.
Sabato 18 maggio alle ore 18:00 è in programma il taglio del nastro dell’esposizione alla presenza delle autorità cittadine. La giornata si aprirà con una serie di letture dell’attrice Caterina Casini, da testi di Leonardo da Vinci
La mostra resterà disponibile al pubblico fino al 8 settembre. Le porte di Palazzo Muglioni sono aperte per accogliere i cittadini e visitatori ogni sabato dalle 16 alle 19.
La mostra
È già nel titolo la descrizione di una mostra che raccoglie una sommatoria di situazioni diverse, come nell’idea del codice medioevale, una miscellanea eterogenea e frammentata con cui sono stati conservati documenti, disegni e scritti provenienti dal passato.
Codex dunque come raccolta, doveroso ossequio a Leonardo Da Vinci nell’anno del cinquecentenario dalla sua morte. Allo stesso modo codice inteso come linguaggio, che nell’attualità delle arti visive si fa eterogeneo e frantumato. La mostra cerca di trovare convergenze tra le differenze e una possibilità tematica di racconto condiviso.
Questo nuovo percorso è stato reso possibile attraverso il coinvolgimento di sette artisti: Antonio Ottomanelli, Gian Luca Bianco, Giorgio Centovalli, Daniele De Lorenzo, Massimo Luccioli, Gianni Moretti e Alice Pedroletti.
Tutti di estrazione, formazione, età e provenienza diverse che, con tipologie linguistiche spesso opposte, trovano una sostanziale unità nell’impiego consapevole o meno del frammento, sia questo elemento materico, gestuale-segnico, digitale, esperienziale-mnemonico o semplice ipotesi teorica; il tutto con una necessità imprescindibile di narrazione.
CasermArcheologica è un luogo per definizione frammentario e frammentato,custode di storia ed espressione di storie anche recenti situata in un palazzo cinquecentesco nel cuore della cittadina biturgense che ha preso nuova vita come centro espositivo, riflessivo e relazionale.