Alla scoperta di CasermArcheologica+Art Sweet Art
di Roberta Franceschinelli
Tratto dal sito di Culturability, 25 novembre 2016
Prosegue il nostro viaggio per conoscere i luoghi e le persone che stanno dietro i cinque progetti selezionati con il bandoculturability – rigenerare spazi da condividere. Dopo la visita a Cascinet , la seconda tappa è stata a Sansepolcro, in provincia di Arezzo, per visitare gli spazi di CasermArcheologica, un’ex caserma dei carabinieri che si avvia a diventare centro di arte contemporanea.
La Storia
Nel 2013 Ilaria Margutti, artista e insegnante di Storia dell’Arte al Liceo Scientifico di Sansepolcro, scopre gli ampi spazi di Palazzo Muglioni, trovandoli in stato di completo abbandono e disuso. Il Palazzo è un edificio storico che, dopo diversi passaggi di proprietà sui quali si sta adesso conducendo una ricerca storiografica, aveva ospitato fino al 1992 la Caserma dei Carabinieri. Con l’aiuto dei suoi studenti, Ilaria inizia un percorso di recupero e pulizia delle stanze volto a svelarne il fascino, con l’idea di renderle una risorsa per la progettazione e la produzione culturale e artistica locale.
Da allora, nelle stanze di questa ex caserma, sono state realizzate mostre, performance teatrali, incontri, concerti e installazioni. Nel tempo si è ulteriormente rafforzato il coinvolgimento degli studenti delle scuole superiori, alcuni dei quali, diventati nel frattempo professionisti, sono entrati a far parte del gruppo dei nove giovani che, nel 2016, ha dato vita all’associazione CasermArcheologica alla quale il Comune di Sansepolcro ha dato in gestione lo spazio.
Inoltre, attorno al progetto si è creata una forte comunità di sostegno: 60 studenti di 10 classi diverse, 45 artisti, 20 tra tecnici, progettisti e altri professionisti si sono dedicati fin dall’inizio allo sviluppo e alla realizzazione di questa iniziativa. Dal 2013 ad oggi, In collaborazione con l’Istituzione Museo Biblioteca e Archivi Storici di Sansepolcro e l’Assessorato alla cultura del Comune di Sansepolcro, all’interno di questi spazi sono state realizzate svariate mostre tra le quali Caserm[..]rcheologica a cura di Ilaria Margutti e Enrique Moya Gonzalez, Art quartet a cura di Giraffe Labs di Luca Giovagnoli, Recto|Verso a cura di Ilaria Margutti nell’ambito di Kilowatt Festival, Le Stanze di Minerva a cura di Ilaria Margutti.
Con l’obiettivo di aumentare il coinvolgimento del territorio, nel 2015 è stato lanciato Art Sweet Art, un programma di residenze di artisti presso abitazioni private, aperte e accessibili ai visitatori, a cui hanno aderito fin da subito il Comune di Sansepolcro e altri sei Comuni della Valtiberina. Alle famiglie del territorio viene data la possibilità di interagire di persona con il lavoro di alcuni artisti e di progettare insieme un’opera che sarà realizzata presso la propria abitazione e racconterà la storia della famiglia ospitante. Quest’ultima diventerà proprietaria e custode dell’opera, mettendola a disposizione di chi vorrà vederla. Attraverso il sito web saranno mappati tutti gli interventi negli appartamenti privati, accessibili a turisti e visitatori, andando a creare un vero e proprio museo diffuso, motore di un turismo innovativo e sostenibile. La CasermArcheologica rappresenta il nodo centrale per lo sviluppo di questo sistema di residenze artistiche che si dipana sul territorio.
La Caserma si trova sulla via principale di Sansepolcro, la cosiddetta “strada dei musei”. Sono, infatti, presenti il Museo Civico (partner del progetto), La Casa di Piero (casa-museo di Piero della Francesca e sede dell’omonima fondazione), l’Aboca Museum (il museo delle erbe che recupera e tramanda la storia tra uomo e piante).
La Valtiberina è un vasto territorio situato tra la Toscana e l’Umbria, ricco di risorse storico-culturali, ma che vive una fase di declino dal punto di vista socio-economico. Distante dai grandi centri urbani e con una scarsa rete di trasporti, questo territorio, insieme al Casentino, è classificato tra le Aree Interne a rischio deantropizzazione e destinata a politiche specifiche.
Il progetto
Attraverso la progressiva riattivazione dei 1000 mq della Caserma, si intende produrre un significativo incremento dell’offerta culturale e di servizi per i giovani in un territorio dove la disponibilità di luoghi di aggregazione e spazi per la creatività è scarsa. La proposta presentata a culturability è finalizzata alla messa a sistema delle attività portate avanti dal team attraverso la realizzazione di:
>> Centro espositivo: un luogo aperto e accessibile alla cittadinanza, dove i linguaggi artistici contemporanei diventeranno driver di sviluppo di un territorio marginale. Lo spazio sarà, inoltre, centro di incubazione di Art Sweet Art, che, tramite le residenze artistiche nelle case di privati, sperimenta forme innovative di dialogo tra arte e cittadini.
>> Luogo di formazione: l’ex caserma diventerà un ambiente dove i giovani del territorio possano vivere un clima culturale di apertura, sperimentazione e scambio che li aiuti a individuare la propria vocazione e a orientarsi per le scelte future attraverso l’operatività diretta nei settori delle arti visive e applicate, della gestione culturale e dei servizi tecnici a essa connessi.
>> Coworking: uno spazio dove, grazie alla creazione di postazioni lavorative, giovani professionisti beneficeranno di scrivanie in un ambiente stimolante e creativo.
>> Foresteria: con la realizzazione in una seconda fase di stanze dedicate all’ospitalità di artisti e docenti.
La nostra visita
Il tour è iniziato percorrendo l’arteria principale del centro storico, dove è localizzata anche CasermArchoelogica. Palazzo Muglioni è un imponente palazzo rinascimentale, in passato salotto culturale animato da Minerva Miglioni, gentildonna amante delle arti, nata a Sansepolcro nel 1875. Una volta entrati all’interno dell’edificio, insieme a Damiano di Fondazione Fitzcarraldo, abbiamo cominciato la visita vera e propria, accompagnati dall’architetto Monica Gnaldi Coleschi, che ha realizzato il progetto di recupero degli spazi. Nonostante l’aspetto decadente, fin da subito ci siamo interfacciati con l’aurea magica e misteriosa che si respira nelle sale, incrociando di tanto in tanto opere lasciate da esposizioni precedenti, che lasciano immaginare lo stupore e l’incanto suscitato sui visitatori di mostre e spettacoli teatrali all’interno di una cornice così suggestiva.
Saliti al primo piano dell’edificio, abbiamo visitato le stanze destinate al coworking dove, oltre a ospitare postazioni lavorative, verranno organizzati attività diapprofondimento e di consulenza per giovani professionisti (esperti di marketing, progettazione europea, etc). Negli ambienti dedicati alla formazione, invece, si terranno seminari dedicati al contemporaneo, workshop sui linguaggi artistici (corsi di fotografia, montaggio video, fonica e web design) con il coinvolgimento degli artisti residenti di Art Sweet Art. Assieme a loro saranno organizzate mostre, seminari per ragazzi e docenti e Incontri al Museo, aperti alla cittadinanza. Gli spazi del secondo piano sono ugualmente suggestivi e ampi. Verranno recuperati solo in una seconda fase dei lavori e dovrebbero ospitare una foresteriaper accogliere artisti, docenti e turisti.
Dopo la visita della Caserma e una pausa pranzo, la visita è proseguita con un incontro in Comune e il Sindaco Mauro Cornioli e l’Assessore alla Cultura Marconcini Gabriele. L’incontro è stato un’occasione per ribadire il forte interesse da parte della municipalità nel sostegno allo sviluppo del progetto.
Infine, prima di partire, abbiamo conosciuto gli studenti di Ilaria, i primissimi sostenitori della nascita del centro, che fin dall’inizio hanno messo a disposizione il loro entusiasmo e la loro voglia di fare gettando le basi per l’avvio del processo di recupero e valorizzazione della CasermArchoelogica.
LINK
Sito Art Sweet Art
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