GEOMETRIE CELESTI
Silvia Noferi e Francesca Romana Pinzari
Silvia Noferi e Francesca Romana Pinzari
Inaugurazione domenica 30 settembre ore 17,30
Dal 30 settembre al 1 novembre 2018, presso gli spazi di CasermArcheologica, si terrà la mostra dal titolo GEOMETRIE CELESTI, una bi-personale delle artiste Silvia Noferi e Francesca Romana Pinzari.
La mostra è il frutto di una collaborazione con l’Associazione Culturale Arteam ed è l’esito della selezione del premio Arteam Cup 2017.Le opere delle due artiste si mettono in dialogo nelle stanze di Casermarcheologica, volgendo lo sguardo sulle tematiche dell’infinito, delle forme della materia di cui è fatto il cosmo, affrontando in modo originale e intimo, le domande fondamentali sull’esistenza.CasermArcheologica è un percorso di rigenerazione urbana a Sansepolcro che sta riqualificando l’ex Caserma dei Carabinieri, all’interno di Palazzo Muglioni, edificio storico nel centro cittadino, a pochi metri dal Museo Civico dove sono conservate due delle più importanti opere di Piero della Francesca.
Dal 30 settembre al 1 novembre 2018, presso gli spazi di CasermArcheologica, si terrà la mostra dal titolo GEOMETRIE CELESTI, una bi-personale delle artiste Silvia Noferi e Francesca Romana Pinzari.
La mostra è il frutto di una collaborazione con l’Associazione Culturale Arteam ed è l’esito della selezione del premio Arteam Cup 2017.Le opere delle due artiste si mettono in dialogo nelle stanze di Casermarcheologica, volgendo lo sguardo sulle tematiche dell’infinito, delle forme della materia di cui è fatto il cosmo, affrontando in modo originale e intimo, le domande fondamentali sull’esistenza.CasermArcheologica è un percorso di rigenerazione urbana a Sansepolcro che sta riqualificando l’ex Caserma dei Carabinieri, all’interno di Palazzo Muglioni, edificio storico nel centro cittadino, a pochi metri dal Museo Civico dove sono conservate due delle più importanti opere di Piero della Francesca.
Silvia Noferi è nata a Firenze nel 1977, dove vive e lavora.
Dopo una lunga esperienza in uno studio fotografico, nel 2003 si iscrive al triennio della scuola di fotografia Fondazione studio Marangoni, conseguendo il diploma nel 2006. Da quel momento inizia la sua ricerca artistica concentrandosi inizialmente sull’autoritratto.
Il ciclo esposto in Casermarcheologica, prende il titolo “Polvere”, la quale nella sua definizione, è un insieme di minutissime particelle incoerenti, proprio come noi. È spesso abbinata al tempo, si dice la polvere dei secoli ed è polvere quella che scorre all’interno della clessidra. Le foto con i coriandoli che si dispongono come lontane nebulose di stelle sul volto, costruiscono immaginifiche costellazioni che mischiandosi con i lineamenti, concedono un effimero anonimato. Generano una riflessione su cosa si debba prendere sul serio e perché. Contestualizzandole al nostro tempo diventano metafora del nostro duplice e contraddittorio desiderio di apparire e celarsi, insieme. Un mostrarsi senza danno come la scia luminosa di una cometa, come l’intermittenza di una stella. Rivelano la nostra fragilità nei confronti del mistero dell’universo e rimandano ai pixel, allo sciame digitale e tecnologico che avvolge le nostre vite e ci proietta in un futuro non ancora immaginabile.
Dopo una lunga esperienza in uno studio fotografico, nel 2003 si iscrive al triennio della scuola di fotografia Fondazione studio Marangoni, conseguendo il diploma nel 2006. Da quel momento inizia la sua ricerca artistica concentrandosi inizialmente sull’autoritratto.
Il ciclo esposto in Casermarcheologica, prende il titolo “Polvere”, la quale nella sua definizione, è un insieme di minutissime particelle incoerenti, proprio come noi. È spesso abbinata al tempo, si dice la polvere dei secoli ed è polvere quella che scorre all’interno della clessidra. Le foto con i coriandoli che si dispongono come lontane nebulose di stelle sul volto, costruiscono immaginifiche costellazioni che mischiandosi con i lineamenti, concedono un effimero anonimato. Generano una riflessione su cosa si debba prendere sul serio e perché. Contestualizzandole al nostro tempo diventano metafora del nostro duplice e contraddittorio desiderio di apparire e celarsi, insieme. Un mostrarsi senza danno come la scia luminosa di una cometa, come l’intermittenza di una stella. Rivelano la nostra fragilità nei confronti del mistero dell’universo e rimandano ai pixel, allo sciame digitale e tecnologico che avvolge le nostre vite e ci proietta in un futuro non ancora immaginabile.
Francesca Romana Pinzari è nata a Perth (Australia) nel 1976. Vive e lavora a Roma.
Lavora con video, installazione, performance, scultura e pittura.
Ha un approccio al lavoro di stampo performativo, la sua ricerca parte dal corpo per parlare d’identità fisica, culturale, politica e religiosa.
Prende come punto di partenza se stessa e le proprie esperienze, i suoi lavori sono intimi ritratti che raccontano concetti universalmente noti nei quali gli spettatori possono immedesimarsi. Nelle sue installazioni fatte di crini di
cavallo e di suoi stessi capelli intrecciati, il rapporto con il corpo e l’organico diventa immediato.
Utilizza spesso i capelli delle persone che decidono di fare parte dei suoi lavori in modo che l’opera d’arte sia un’estensione corporea del soggetto stesso.
L’artista espone opere del suo ultimo ciclo di lavori sulla natura e l’alchimia; rami spinosi e cristalli opalescenti si fondono per dare forma a installazioni scultoree che mostrandosi agli occhi dello spettatore come preziosi ex-voto celano misteriosi rituali alchemici.GEOMETRIE CELESTI
Bi-personale di Silvia Noferi e Francesca Romana Pinzari
PREMIO SPECIALE CASERMARCHEOLOGICA conferito in occasione di Arteam Cup 2017
Lavora con video, installazione, performance, scultura e pittura.
Ha un approccio al lavoro di stampo performativo, la sua ricerca parte dal corpo per parlare d’identità fisica, culturale, politica e religiosa.
Prende come punto di partenza se stessa e le proprie esperienze, i suoi lavori sono intimi ritratti che raccontano concetti universalmente noti nei quali gli spettatori possono immedesimarsi. Nelle sue installazioni fatte di crini di
cavallo e di suoi stessi capelli intrecciati, il rapporto con il corpo e l’organico diventa immediato.
Utilizza spesso i capelli delle persone che decidono di fare parte dei suoi lavori in modo che l’opera d’arte sia un’estensione corporea del soggetto stesso.
L’artista espone opere del suo ultimo ciclo di lavori sulla natura e l’alchimia; rami spinosi e cristalli opalescenti si fondono per dare forma a installazioni scultoree che mostrandosi agli occhi dello spettatore come preziosi ex-voto celano misteriosi rituali alchemici.GEOMETRIE CELESTI
Bi-personale di Silvia Noferi e Francesca Romana Pinzari
PREMIO SPECIALE CASERMARCHEOLOGICA conferito in occasione di Arteam Cup 2017
CasermArcheologica
via Aggiunti 55, Sansepolcro (AR)30 settembre – 1 novembre 2018
Inaugurazione 30 settembre ore 17,30
orari di apertura: sabato dalle 16.00 alle 19.00
e su appuntamento 349.6442920